Il codice della crisi d’impresa vira nuovamente verso la sua definizione originaria e torna attuale una delle misure più temute dagli imprenditori meno attenti: la segnalazione dei creditori pubblici qualificati. Il D.L. 152/21 del 31/12/2021 elenca infatti una serie di circostanze che fanno scattare la segnalazione d’ufficio da parte di: INPS, Agenzia delle Entrate, Agente Riscossore.
La segnalazione avviene automaticamente passati 60 giorni dal mancato incasso o dalla verifica del superamento soglie, ed ha come soggetti destinatari il CDA dell’impresa debitrice e l’eventuale organo di controllo della stessa. Le soglie sono riportate nell'immagine sottostante: come si può vedere non si tratta di importi irraggiungibili, motivo per cui sarebbe buona norma verificarle preventivamente per non vedersi arrivare una segnalazione inaspettata.
Il nuovo DL 152/21 prevede che la segnalazione contenga un esplicito invito all’impresa di adesione alla Composizione Negoziata della Crisi d’Impresa, il nuovissimo meccanismo messo a disposizione delle aziende per evitare di risolvere le situazioni di crisi con costosi e vecchi istituti come il concordato o il fallimento.
La norma, che di per sé non contiene alcun obbligo di adesione da parte dell’impresa, viene rafforzata dal fatto che tale segnalazione viene contestualmente inviata anche all’organo di controllo aziendale che non può lasciarla cadere nel vuoto, e quindi al fine di evitare le responsabilità previste ai sensi dell’art. 2407 del c.c., il collegio sindacale dovrà attivarsi per presentare denuncia al tribunale per gravi irregolarità gestionali da parte degli amministratori.
Allo stesso modo anche soci e stakeholder dell’azienda segnalata, che vedessero il CDA dell’azienda non presentare domanda di composizione negoziata, potrebbero denunciare al tribunale gli amministratori per mancata attuazione di misure volte a garantire la continuità aziendale.
A tale proposito va ricordato che con il nuovo codice della crisi d’impresa gli amministratori dell’impresa insolvente rispondono verso i terzi in maniera solidale ed illimitata con l’intero patrimonio personale.
Le aziende che ricevessero una segnalazione hanno due possibilità:
aderire immediatamente;
verificare se l’azienda si trovi in effettiva situazione di crisi tramite il test delle ragionevoli possibilità di risanamento, che è un strumento di autovalutazione messo a disposizione degli imprenditori per capire autonomamente se l’azienda necessita di essere risanata.
Tale test pratico comporta la raccolta e rielaborazione di informazioni sui debiti e sui flussi di cassa dell’azienda, al fine di arrivare ad un giudizio in base agli algoritmi contenuti nel DL 118/2021.
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