Nel precedente articolo abbiamo descritto e commentato gli NPL o cosiddetti “crediti deteriorati”, ma per conoscere fino in fondo le categorie di monitoraggio e classificazione a cui sono sottoposte le linee di credito da parte delle banche è utile (se non necessario) sapere il significato e le conseguenze dei “crediti oggetto di concessione”.
Cosa sono i crediti oggetto di concessioni? Se un’esposizione è classificata forborne, si tratta di un credito deteriorato? Come si esce dallo stato di forbearence? Ed è possibile vedere un credito forborne in Centrale Rischi?
Oltre alle definizioni di crediti deteriorati, già in uso con alcune differenze prima del 2014, l’EBA ha introdotto delle ulteriori categorie per le posizioni finanziarie, quelle di crediti oggetto di concessioni (forborne exposure).
In generale si tratta di crediti (sia in bonis che deteriorati) oggetto di concessioni (forbearence) di agevolazione rispetto alle condizioni originariamente pattuite e possono essere appunto suddivisi in:
forborne performing exposures, se riguardano clienti performing in difficoltà finanziaria,
non performing exposures with forbearance measures, se riguardano clienti classificati in stato di deterioramento.
L’etichetta di “forborne” non sostituisce quindi le definizioni sulla qualità dei crediti deteriorati, ma è un’informazione aggiuntiva rispetto alla classificazione già in essere.
Conseguenze delle "forborne exposure"
Come detto, le concessioni (o misure di tolleranza) costituiscono delle modifiche a favore del cliente sulle originarie condizioni contrattuali di una linea di credito, come per esempio una riduzione del tasso di interesse del finanziamento, un allungamento della durata del finanziamento, una moratoria (salvo che non sia una agevolazione statale e che quindi possa venire esentata dalla classificazione forborne). Anche talune ristrutturazioni del debito aziendale o rifinanziamenti possono rientrare nella classificazione di “forborne” e l’EBA e Banca d’Italia ne specificano il perimetro.
Ma cosa comporta la definizione di forborne? La richiesta di una concessione/ristrutturazione/sospensione da parte di un’azienda cliente è un segnale di difficoltà a sostenere gli oneri finanziari aziendali in essere pur in assenza di reali elementi di difficoltà effettiva (impagati… etc).
L’azienda diventa quindi oggetto di un monitoraggio importante da parte dell’istituto che ha classificato il credito in forborne: uno status di “sorvegliato speciale” che terminerà solo a fronte di una “condotta ineccepibile” da parte dell’azienda cliente per almeno due anni (un “periodo di prova”).
In particolare una esposizione forborne non deteriorata esce dal periodo di tale qualifica se sono soddisfatte le seguenti condizioni:
l’esposizione oggetto della misura di tolleranza è in bonis ed è rimasta tale da almeno due anni (cd. “periodo di prova”);
sono stati eseguiti pagamenti regolari di un importo aggregato non insignificante di capitale o interessi durante almeno la metà del suddetto periodo di prova;
nessuna delle esposizioni del debitore è scaduta da più di 30 giorni al termine del periodo di prova.
Se invece l’esposizione classificata come “forborne” è una linea di credito deteriorata, i requisiti affinché la stessa perda detta qualifica sono ancora più gravosi, e ovviamente, prima di entrare nel “periodo di prova” precedentemente descritto, l’esposizione dovrà rientrare in bonis.
Tutto questo rende chiara la necessità anche per il cliente di monitorare e gestire al meglio le informazioni finanziarie, per essere “alla pari” (se non in vantaggio) con gli istituti di credito sulla valutazione della propria situazione creditizia, poter dialogare quindi con le banche e mantenere o migliorare le proprie possibilità di accesso al Credito. Uno strumento di analisi della Centrale Rischi o una gestione finanziaria a 360 gradi sono indispensabili.
Come alcuni degli NPL che abbiamo precedentemente definito, i crediti forborne non sono esplicitamente segnalati in Centrale dei Rischi. Questo significa che deve essere il soggetto segnalato (l’azienda, l’imprenditore) a tenere ben presente su quali linee di credito ha ottenuto delle agevolazioni, ed evitare di conseguenza di peggiorare la sua immagine agli occhi degli istituti finanziari (non sconfinare, essere puntale nei pagamenti etc) per non deteriorare una situazione “forborne” performing in una esposizione NPL e per uscire dal periodo di prova.
La mancata esplicita segnalazione in CR da parte di una banca ha anche un parziale vantaggio: gli altri istituti di credito non potranno avere questa informazione e di conseguenza lo status di “sorvegliato speciale” dell’azienda varrà solo per la banca che ha concesso l’agevolazione mentre per gli altri istituti il cliente continuerà ad essere in bonis.
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